“Il Federale” è un film del 1961, diretto da Luciano Salce: è la storia di un fascista, Primo Arcovazzi, ottuso e un po’ sempliciotto, che nel maggio del ’44, pochi giorni prima che gli americani entrino a Roma, viene inviato a catturare il Prof. Erminio Bonafè, pacioso antifascista e possibile presidente della futura Repubblica Italiana.
In premio della sua missione, gli promettono la promozione a Federale, da lui agognata.
Dopo una serie di avventure tragicomiche, il nostro eroe, vicino alla meta, trova una divisa da federale, in un deposito abbandonato dai fascisti in fuga e la indossa, entrando a Roma con il suo prigioniero, quando sono già arrivati gli americani e gli antifascisti: viene acchiappato, malmenato e messo al muro, ma lo salva in extremis il professor Bonafè, che lo manda per la sua strada, a imparare cosa sia la democrazia.
Primo Arcovazzi rappresenta chi non capisce nulla di cosa stia accadendo nel mondo, e si ostina ad andare nella direzione sbagliata.
Francesco Ambrosino ha bisogno di trovarne uno così, per fare il vicesindaco.
Uno, o una, che abbia voglia di un pennacchio purchè sia, che non capisca che l’avventura è giunta al termine e che vada a sostituire uno che se l’è già data a gambe.
Non l’ha ancora trovato, o trovata.
Strano, perché, ci racconta, era già da tempo che Giuseppe Feola aveva avvertito di volersene andare: ma, allora, perché non c’è già un rimpiazzo pronto?
Ci deve pensare, ha detto: il guaio, per lui, è che ci pensano bene anche quelli a cui lo va a proporre… il nostro augurio, comunque, è che gli vada bene, alla fine, come a Tognazzi nell’immagine del film…
