GLI AUGURI DI BUON ANNO DELLA GIUNTA AMBROSINO

Home » GLI AUGURI DI BUON ANNO DELLA GIUNTA AMBROSINO

Lo scorso 21 dicembre, la stampa locale ha diffuso la notizia dell’aggiudicazione della gara di appalto per la gestione del servizio di igiene urbana sull’isola, che finalmente, dopo gli ultimi passaggi burocratici – l’approvazione della procedura da parte del nuovo responsabile, arch. Pio Porretta – verrà espletato da una società abruzzese, la Gea di Boschetto, in provincia dell’Aquila.

Un’emergenza dichiarata in campagna elettorale dal sindaco Ambrosino, che l’ha risolta in due anni e mezzo: un piccolo record…..

Già a novembre 2023 ( cfr Ponzaracconta 9 novembre 2023) erano evidenti i limiti e gli errori macroscopici che il piano approvato prevedeva: banalmente, perché nessuno dell’amministrazione, all’epoca, si era preso la briga di andare a vedere cosa facciano nei comuni “virtuosi” – che sono molti, in Italia – , provare a imparare e riprodurre sull’isola metodologie efficaci e collaudate.

Cosa sappiamo, ad oggi?

L’arch.Porretta deve decidere se approvare l’aggiudicazione del servizio, sulla base del bando di gara approvato nell’autunno del 2023, dai componenti della giunta dell’epoca, che non sono quelli di adesso, sulla base del lavoro dei responsabili di settore dell’epoca, che non sono quelli di adesso nemmeno loro: ma è adulto, vaccinato – speriamo per lui – competente fino a prova contraria e deciderà per il meglio.

Restano da verificare un paio di punti, che gli sono senz’altro chiari: la questione del costo di trasferimento dei rifiuti sulla terraferma ( che sembra, in realtà, non fosse stata correttamente considerata, in un primo momento ) e la faccenda dei contenitori per la raccolta dei rifiuti, che nel bando risultano a carico dell’aggiudicatario e , contemporaneamente, sono indicati in una scheda del PNRR presentata dal comune.

Dettagli….

Costo complessivo dell’operazione 6.082.000 €, oltre iva, per cinque anni: 1.200.000 € all’anno per 2830 utenze domestiche e 451 utenze non domestiche; la somma delle utenze coincide, in sostanza, con il numero di residenti.

Il Comune di Capannori, in provincia di Lucca, è stato il pioniere, nel nostro paese, nell’applicazione delle soluzioni più efficaci per la gestione dei rifiuti, diventando un punto di riferimento internazionale e nazionale per l’attuazione delle buone pratiche ambientali. 

In vent’anni, dal 2003 al 2023, la produzione pro capite di rifiuti è diminuita del 40%.

Capannori ha sviluppato, oltre al comparto agricolo, un comparto industriale di tutto rispetto: calzature, carta, metalmeccanica, materiali plastici.

I residenti sono 46.000 e la spesa annuale, ormai fissa da oltre dieci anni, per i servizi di raccolta e riciclaggio dei rifiuti, è di 8.300.000 €: fanno 180 € ad abitante, per i servizi più avanzati in Italia.

Il confronto con Ponza è impietoso: ognuna delle 3281 utenze ponzesi deve affrontare una spesa media di 365 €, per servizi di qualità decisamente inferiore.

Ambrosino parla di “gara innovativa per Ponza”, e racconta di “una vera eccellenza nello specifico settore”: dimostrando, in entrambi i casi, di non sapere di cosa parla.

Ciò che qualifica i sistemi di gestione dei rifiuti è il riciclaggio: su Ponza, forse se ne farà un po’ per materiali edili, ma tutte le altre categorie di rifiuto sono semplicemente avviate alla discarica.

Per entrare nello specifico, un progetto moderno di gestione dei rifiuti si articola in quattro fasi:

– l’informazione e la formazione degli utenti: nel caso di Ponza, il problema non sono i pochi residenti, ma i molti turisti…per di più, si è deciso di dare avvio, senza alcuna seria organizzazione, al progetto BarcaBarca, che complica ulteriormente le cose.

Occorrerebbe un progetto di comunicazione articolato e già pronto, differenziato per residenti e turisti, di cui non c’è traccia.

Dichiarare di delegarlo al concessionario del servizio, come indicato nella delibera di giunta, è una presa in giro.

– la riduzione del volume di rifiuti prodotti, attraverso atti amministrativi, da concordare con gli operatori commerciali, per giungere, in un paio di stagioni, al divieto di impiego di plastica sull’isola per tutti i prodotti monouso: bicchieri, bottiglie, imballaggi vari e buste.

E’ un lavoro: chi è in grado di farlo?

– l’esecuzione accurata della raccolta differenziata, con particolare attenzione alla separazione casalinga della frazione organica, che è l’unico vero presupposto per un riciclaggio efficace delle altre frazioni: obiettivo irraggiungibile se non si è lavorato accuratamente con l’informazione, di cui sopra… e se non esistono le piattaforme di raccolta e riciclaggio..

– i sistemi di riciclaggio, a cominciare dal compostaggio della frazione organica che, visti i volumi in gioco sull’isola (600 t stimate) richiederebbe la realizzazione di un piccolo impianto modulare, tarato sui volumi di produzione estiva: ma, finora, il comune ha raccontato la favola delle compostiere di comunità da 300 o 600 lt e i fondi del PNRR sono destinati ad altro….

In realtà, questa è l’ennesima occasione persa per portare l’isola ad un livello elementare di civiltà ambientale. 

E’ un altro pasticcio della giunta Ambrosino che, di solito, riserva sempre delle sorprese: o che si sono sbagliati, o che non funziona, o che costa di più. 

E ce lo porteremo appresso per i prossimi cinque anni.

Torna in alto