Mentre è stato realizzata una interessante struttura per il diporto astronautico in prossimità del nostro satellite,
le possibilità di intervento sul porto borbonico sono sfumate dall’inizio di agosto…..ma ancora non hanno detto niente a nessuno
Ritorniamo sull’argomento, perché siamo convinti che la maggior parte dei Ponzesi ancora non sia stata informata dell’accaduto.
Intanto, ricordiamoci che:
23 gennaio 2023«I momenti più brutti – ha raccontato il sindaco Ambrosino – li abbiamo vissuti nei primi minuti di navigazione quando le onde erano gigantesche e facevano davvero paura, in prossimità della barra sabbiosa all’uscita dal porto. Me la sono vista brutta, ma ho avuto fiducia del comandante, come penso anche gli altri passeggeri che tutto sommato hanno mantenuto la calma………Ma questa brutta esperienza – ha concluso il sindaco di Ponza – non può passare inosservata, perché di nuovo mette al centro delle fragilità dell’isola l’infrastruttura porto…. ».
21 gennaio 2024“A un anno esatto da quella traversata epica della motonave Tetide che ha fatto il giro del mondo e che ha evidenziato quanto pericoloso sia il porto di Ponza, è successo nuovamente con la M/N Quirino”, ha detto il sindaco di Ponza, Francesco Ambrosino……… Ponza deve avere un porto sicuro ed anche la flotta delle navi e degli aliscafi deve essere rimodernata………”.
2 agosto 2024DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 2 agosto 2024. Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni – Allegato 1 – Graduatoria Enti ammessi a finanziamento ed elenco Enti esclusi Nota: la graduatoria degli Enti ammessi al finanziamento è elaborata in base a quanto disposto dall’articolo 7, comma 4 del Bando e al punteggio di ciascuna domanda di partecipazione; l’elenco degli Enti esclusi è ordinato in ordine alfabetico
2130 Ponza PROV0000044139 700.000,00 Escluso
La verità è che Ponza ha un porto, esattamente come l’amministrazione comunale ha un Segretario Comunale: per finta.
Sull’isola ci si accontenta: un porto di rifugio, al posto di un vero porto, e un vice segretario comunale pro-tempore, al posto di un vero segretario.
Il risultato è che le navi corrono dei rischi seri, quando ci sarebbe bisogno di un porto; e tutti gli atti firmati dalla vice segretaria, in condizione di illegittimità conclamata, rischiano di decadere.
L’isola pensava di avere un’amministrazione comunale, che almeno l’intervento sul porto borbonico riuscisse a portarlo a casa, ma no, non era vero….
C’era un vicesindaco, sedicente assessore alla portualità, che avrebbe dovuto occuparsene, ma poi si è ricordato, all’improvviso – e dopo una chiacchierata con il Giudice Miliano – che aveva da fare a Roma ed è andato via di corsa (a Palmarola): ma per finta, anche lui.
L’isola pensava di avere un sindaco, che avesse una visione delle occasioni di sviluppo per la comunità, come previsto dallo Statuto del comune: niente da fare, deve accontentarsi di Francesco Ambrosino, che invece le occasioni le perde.
Però, delle cose le ha fatte.
Ha istituito le strisce pedonali e i parcheggi a pagamento, con tanto di occupazione abusiva di immobili comunali, da parte di chi deve controllarle, per esempio.
Poi ha organizzato la raccolta Barca@Barca, ma per finta, di nuovo, senza avere un servizio di raccolta rifiuti sull’isola: perché l’attuale gestore lavora in proroga ma non è stato pagato e la gara per il nuovo concessionario non è conclusa, e riserverà delle sorprese.
E infine ha istituito una tassa di stazionamento, per fare un po’ di cassa – al prezzo di una pessima pubblicità – e senza avere la minima idea di cosa sia la difesa dell’ambiente marino: altrimenti, la Conferenza dei Servizi sulla bonifica di Giancos la portava avanti…
A rileggere le promesse elettorali di “Cambiamo il Vento”, o l’intervista ad una ragazzetta di belle speranze all’opposizione, nel 2019, oggi viene da ridere: secondo un famoso detto, si possono prendere in giro tutti, per una volta, alcuni per molte volte, ma non tutti per sempre..(leggi qui:www.ponzaracconta.it/2019/03/20/intervista-a-maria-sandolo-consigliere-di-opposizione/ )
La comunità ponzese è stata tenuta completamente all’oscuro del fallimento di ogni interlocuzione istituzionale per l’intervento sul porto borbonico, malgrado la decisione sia stata assunta il 2 agosto scorso, dal Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio e poi pubblicata in Gazzetta Ufficiale, il 20 agosto.
L’esibizione cialtrona delle immagini della riunione con il Ministro Salvini, che osservava il progetto di intervento rivelatosi del tutto fantasioso, fa il paio solo con la sua presentazione alla popolazione, nei mesi precedenti, quando il progettista scambiava il levante con il ponente: così, per finta.
Per il resto, il rapporto con la popolazione viene accuratamente evitato: ricordate riunioni sulla proposta di privatizzare Chiaia di Luna, di bloccare Cala dell’Acqua, o per spiegare che ne sarà del dissalatore, o perché non si interviene sul depuratore?
Avere un porto, per Ponza, è fondamentale: e non soltanto per garantire i collegamenti o gli approvvigionamenti.
Il porto è un presupposto di continuità: consentirebbe ad un primo nucleo di diportisti di diventare stanziali sull’isola.
I diportisti, cioè quelli amanti del mare, delle barche, della pesca e della vela, sono l’avanguardia di un turismo continuativo e selezionato: sono amanti dell’ambiente marino, vengono a cercarlo d’inverno, appena possono.
Danno modo alle attività commerciali di organizzarsi, all’amministrazione di immaginare degli eventi e sono l’inizio di un processo virtuoso di destagionalizzazione.
Sono il gruppo di consumatori ai quali l’isola deve offrirsi nella sua immagine più autentica e migliore, e anche quelli ai quali è più facile raccontarsi.
Un diportista nautico, soprattutto se un velista, cerca la sorpresa della scoperta e l’evasione dal quotidiano urbano: cerca ciò che devi andare solo lì, per trovarlo.
Ponza è la destinazione più vicina, comoda e attraente, per il bacino, molto consistente, di diportisti nautici, costituito da Roma e la provincia di Latina: e non fa assolutamente nulla per appropriarsene.
Naturalmente, poi non basta avere degli ormeggi sicuri per animare un porto: basta guardare cosa succede in un posto come Punta Ala, un tempo località prestigiosa e sede , per tre anni, di Luna Rossa ed oggi desolatamente deserta.
Diventa cruciale il ruolo dell’amministrazione locale che ricordiamolo, per Statuto:
Sviluppo Economico
A) Programma le attività commerciali.
B) Promuove lo sviluppo dell’artigianato, adotta iniziative atte a stimolarne l’attività, favorisce l’associazionismo.
C) Sviluppa le attività turistiche, promovendo il rinnovamento e l’ordinata espansione delle attrezzature e dei sevizi turistici.
D) Sostiene iniziative per la tutela e lo sviluppo dell’occupazione.
( estratto dello Statuto Comunale di Ponza)
Occorre immaginare un progetto, magari europeo, da condividere con altre realtà, condividerlo con gli operatori locali, dotarsi degli strumenti per realizzarlo, come un Living Lab, ad esempio, e poi lavorare: ma quelli disposti a lavorare seriamente, come l’Arch.Cardarelli, vengono messi in condizione solo di dare le dimissioni.
Così, invece di un progetto di sviluppo per la comunità, ci si accontenta, per finta, di allestire un lunapark estivo: per quello, la giunta Ambrosino basta e avanza.
Prima o poi, arriverà qualcuno a proporre di montare un bel gruppo di gonfiabili colorati, galleggianti davanti a Chiaia di Luna: come hanno fatto , peraltro, dalle mie parti, nel Parco dell’Uccellina…