Circola da giorni, sull’isola, l’esito del provvedimento di riesame, da parte del Tribunale di Frosinone, del decreto di sequestro relativo all’immobile dei genitori dell’ex vicesindaco.
La stampa locale ne ha parlato, scrivendo di un “noto politico”.
Il Tribunale di Frosinone ha confermato il sequestro, ma non sarà Giuseppe Feola, ad essere indagato per lottizzazione abusiva.
La normativa, per questo tipo di reato, prevede che nei 90 giorni dal sequestro, se confermato, il dirigente del servizio urbanistica avvii il procedimento di acquisizione del cespite, al patrimonio disponibile del comune: a questo segue l’ordinanza di demolizione.
“ Ah, quanto mi manca il fido Sarao…..” starà pensando adesso l’ex vicesindaco.
Vedremo come se la cava il geom.Angelo Rotolo, che , dalle prime mosse, sembra in gamba: ma da oltre dieci anni, a Ponza, c’è un gruppo di persone che ritiene di essere al di sopra di ogni regola e legge, sviluppando la noncuranza tipica di chi è sicuro di farla franca.
Quello che sfugge ai più è che il reato di lottizzazione abusiva ha una vasta declinazione, purtroppo, nel nostro paese: e di conseguenza anche la legislazione è in continuo aggiornamento.
Da: https://www.ingenio-web.it/articoli/art-30-l-lottizzazione-abusiva/, apprendiamo che la normativa vigente considera configurabile la lottizzazione materiale in ogni tipologia di opere edilizie o di urbanizzazione atte a stravolgere l’assetto del territorio rendendone impraticabile la programmazione.
Tra gli esempi, precisamente : “la realizzazione di un impianto industriale e di altri manufatti in zona con diversa destinazione che stravolgano l’assetto territoriale pianificato, indipendentemente dalla necessità di opere di urbanizzazione (Cass. Sez. III 16 novembre 2012 n. 44908);
Ponza ha dimostrato una creatività insospettabile e, nei panni del Gorilla e di Ambrosino, io non starei tanto tranquillo.
Per quanto riguarda il primo, tutta la procedura amministrativa “sciuè sciuè”, per la realizzazione della nuova centrale elettrica, rischia di creargli qualche grattacapo: certo, potrà sostenere che c’era un responsabile dei LLPP ( casualmente, tale Francesco Ambrosino )…ma rischia di non essere sufficiente per tenerlo al riparo.
Non a caso, la SEP ha presentato, con sette anni di ritardo, ricorso al TAR per la mancata approvazione del progetto presentato nel 2017: s’è accorta all’improvviso che, per costruire un impianto di produzione di energia, serve un progetto approvato e perfino che sia realizzato in un’area destinata allo scopo.
Il comune, dal canto suo, ( sindaco, per i casi della vita, sempre tale Francesco Ambrosino… ) sta mettendo in cantiere una variante di PRG: una singolare coincidenza di iniziative.
Il problema è che, tra denunce e interventi del NIPAF, è stato aperto il Vaso di Pandora: e a farne le spese non saranno solo i genitori di Giuseppe Feola.
Ne faranno le spese anche tutti quelli che hanno ritenuto opportuno non litigare con i prepotenti di turno, in cambio di piccole utilità: il guaio è che i militari del NIPAF le chiamano abusi edilizi.
Accettando di convivere con la giunta Ambrosino, senza mai litigare per non avere guai o subire dispetti, molti hanno finito con l’accettare una condizione di irregolarità amministrativa, come l’unica possibile sull’isola: per informazioni, rivolgersi all’ing.Sarao, che oggi deve rispondere ad un magistrato, al posto di chi, di fatto, impartiva le disposizioni.
Ma ne faranno le spese anche tutti coloro che hanno pensato cavarsela, al riparo di questioni ben più corpose, come la ex centrale di Giancos, o l’ex Welcome Bar: i Carabinieri, quando arrivano, poi guardano dappertutto.
La cancellazione del reato di abuso di ufficio è una porcheria, che per il momento sta avendo gli effetti sperati, per chi l’ha pensata: ma potrebbe esserci un “effetto di ritorno” imprevisto.
Gli inquirenti, infatti, potrebbero orientarsi direttamente verso reati più gravi: a Ponza ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta.
Fedele alla mitologia – che narra come nel vaso fosse rimasta solo Elpis, la Speranza -Francesco Ambrosino si diverte a comunicare alla stampa che la giunta si è riorganizzata e tutto procede per il meglio.
Sarà.
Però ricorda la storiella di quel tale che cade dal tetto di un palazzo di 50 piani, e ad ogni piano dice: ”per ora, tutto bene… per ora, tutto bene…”