Vastogirardi, ridente paesino di 627 abitanti in provincia di Isernia, è l’ubicazione storica del Feudo di Caccavone: il nome è impresso nella memoria di quelli della mia età, che ricordano un film di Francesco Rosi del 1967, “C’era una volta..”, girato nella Reggia di Caserta.
Era la trasposizione cinematografica di una fiaba napoletana, con Omar Sharif e Sophia Loren – all’apice del suo splendore – che interpretava il personaggio di una contadina che si innamora del Principe e assume, grazie a una maga, l’identità della principessa di Caccavone, appunto.
Vastogirardi, di cui ho appreso l’esistenza solo qualche giorno fa, grazie al sindaco Ambrosino, conserva anche, dal 1911, la tradizione di un evento religioso, “Il Volo dell’Angelo”.
Nei festeggiamenti tra il 1° e il 3 luglio, per la Madonna delle Grazie, l’Angelo viene sempre rappresentato da una bambina, dai 4 ai 6 anni.
Questa viene vestita con un costume di scena (tunica monocolore e posticce ali decorate), quindi è assicurata ad un solido cavo d’acciaio: l’Angelo “vola” a più riprese dal balcone di una casa privata (indicata in loco da una targa) fino alla statua della Madonna che, in tale occasione, viene esposta davanti alla facciata della Chiesa.
Ma di recente, un altro Angelo ha preso il volo, questa volta a destinazione di Ponza: si tratta del geom. Angelo Rotolo, che un segno divino, probabilmente, ha indicato al nostro sindaco.
Perché ci vuole un Angelo, per tirare fuori dai guai il Comune e la SEP.
E per firmare i provvedimenti che l’Arch.Cardarelli si è rifiutato di firmare, al punto di dare le dimissioni.
Scopriremo solo vivendo le gesta del geom. Angelo Rotolo.
Quello che la “squadra delle riserve”, messa in campo con le ultime ordinanze sindacali, si appresta a fare, tuttavia, non promette nulla di buono.
Come ampiamente previsto, al posto del convivente della proprietaria della SEP, c’è la figlia di un dipendente storico dell’azienda, a sua volta piccolo azionista: tutto resta sotto controllo.
Il profilo dei nuovi assessori è irrilevante, rispetto agli obiettivi, che restano gli stessi: gestire i fondi del PNRR (e rispettare gli impegni assunti con la SEP e i suoi fornitori); gestire il rinnovo delle concessioni demaniali (chissà in quali condizioni, ma gestirle in chiave di potere locale, in ogni caso); appropriarsi del comprensorio 13, porto compreso;
privatizzare Chiaia di Luna; raffazzonare come possono depuratore, dissalatore e raccolta rifiuti.
Come diceva la giovane vicesindaco, “ ci vuole una visione” e lei ce l’ha.
La pratica amministrativa sarà sempre la stessa: falsificazione o “gestione artificiosa” delle procedure e degli atti, condoni ed autorizzazioni agli amici ( presenti, passate e future), dispetti e angherie ai nemici.
Il personaggio chiave di ciò che deve succedere, il responsabile dei Servizi Urbanistica, Edilizia, Condoni e Paesaggistica, è stato individuato nel geom. Angelo Rotolo, attualmente dipendente a tempo pieno presso il Comune di Vastogirardi, cui è stato deliberato un incarico a tempo parziale , indicato in 12 ore settimanali, presso l’amministrazione isolana.
Che non si sia trovato nessuno più vicino, nella vasta area abitata del Lazio, dove gli usi, i costumi e, soprattutto, i regolamenti regionali sono gli stessi, è di per sé stupefacente: ma già prima dell’estate, nel tentativo di costituire una “Commissione Paesaggistica” che consentisse di fare tutto e il contrario di tutto, ci avevano provato, inventando un quadro normativo del tutto originale, attingendo a normative incompatibili l’una con l’altra, laziali, campane ed emiliane, se non ricordo male.
Inserita a sorpresa all’ordine del giorno del Consiglio Comunale previsto per il 27 e 28 aprilescorso, è stata poi frettolosamente ritirata, ma ci riproveranno di sicuro perché l’occasione è troppo ghiotta: aspettavano un Angelo, probabilmente.
Questa, per le persone oneste di Ponza, è la fase più pericolosa.
Gente che non ha più nulla da perdere, politicamente parlando, come l’ex vicesindaco, si adopera per assicurare i propri affari, per interposti neo assessori, come al solito nel disprezzo più assoluto delle regole e delle normative: è il momento in cui sarà più spregiudicato e dannoso e tutti accettano che continui a frequentare gli uffici comunali, come se fossero casa sua.
Ma c’è un bubbone che deve ancora esplodere, a Ponza e riguarda l’area della centrale di Monte Pagliaro: le opere effettivamente realizzate, la loro ubicazione, le autorizzazioni effettivamente acquisite e, soprattutto, lo stato ambientale dei luoghi.
Conoscendo i personaggi, non c’è da aspettarsi nulla di buono.
Vedremo se l’isola deciderà di imboccare, finalmente, la strada della legalità e del rispetto delle regole e dell’ambiente.
Per intanto, alleghiamo la locandina del film, con un’immagine suggestiva della Principessa di Caccavone: noi preferiamo quell’ angelo lì…..