La nomina del prof. Massimo Pompili quale membro, nominato dal comune, del collegio consultivo tecnico della SEP, è l’ultimo atto spudorato di una storia ignobile, che vale la pena di ripercorrere, per chi l’avesse dimenticata o non la conosce.
La SEP ha una lunga storia di inquinamento e inadempienze ambientali, iniziata nel 1992, ma l’episodio più grave è lo sversamento di oltre 100.000 lt di gasolio sull’arenile di Giancos, nel 2009.
La Sep nega l’evidenza, ma le immagini dell’evento, ancora oggi, fanno impressione.
Tuttavia, non accadde nulla: nessuna bonifica, nessun accertamento di responsabilità.
Il reato di disastro ambientale finisce sulle spalle del padre dell’attuale proprietaria della SEP, malato da tempo, che muore prima della conclusione del processo, portando con sé l’estinzione del reato.
Nessuna responsabilità viene attribuita all’azienda, anche perché viene ostacolata, in tutti i modi possibili, la Conferenza dei Servizi che avrebbe dovuto garantire la bonifica: quest’aspetto, solo dopo oltre dieci anni, è finalmente oggetto di indagine, ancora in corso, da parte degli inquirenti del NIPAF.
In realtà, la regia della difesa aziendale è assicurata dal Gorilla – al secolo Pierlombardo Vigorelli – che, sindaco dal 2012, si preoccupa di assicurare lunga vita agli affari della signora Vitiello, gestendo il trasferimento della centrale elettrica da Giancos a Monte Pagliaro e garantendo, in tutti modi possibili, i privilegi aziendali.
Con la sua tradizione di “ disattenzione ambientale”, la SEP dovrebbe essere esclusa d’ufficio da qualsiasi bando o procedura di affidamento della nuova centrale, ma ci pensa il Gorilla.
Prima provvede ad affidare il nuovo sito, in via provvisoria e per motivi di pubblica utilità, alla SEP stessa, restando in attesa che si risolva il problema del processo per disastro ambientale, di cui abbiamo già detto: andrà a processo per questo, ma verrà salvato dalla prescrizione, di cui pure aveva dichiarato di non valersi avvalere, da vero cialtrone.
Poi, con l’aiuto dell’attuale sindaco, all’epoca responsabile dei Lavori Pubblici, si inventa il procedimento di dialogo competitivo che esclude, di fatto, qualsiasi altro concorrente: è stata opportunamente inserita una clausola che dice che, chiunque dovesse subentrare, sarebbe tenuto a risarcire la SEP di tutti gli investimenti non ancora ammortizzati.
Una bella trovata per scoraggiare eventuali concorrenti, cui si aggiunge un particolare: la gara viene aggiudicata per un valore di quasi 11 milioni di investimento, ma nessuno riesce a capire in cosa siano stati spesi, visto che i gruppi elettrogeni sono quelli di Giancos e le opere edili e di sistemazione non li giustificano.
Anche in questo, nessuno ha mai davvero controllato in modo serio.
La procedura di dialogo competitivo si conclude nel 2017, con la firma di una convenzione messa agli atti ma, nei fatti, segretata: non se ne conoscono, in particolare, gli obblighi e le cause di annullamento.
In compenso, il canone di affitto è noto e, francamente, offensivo – 1000 € al mese per Monte Pagliaro, mai aggiornato – mentre ancora non è chiaro quale sia lo strumento urbanistico che lo ha reso possibile.
Ma intanto, nel 2014, si era provveduto a gettare fumo negli occhi a tutti, con la “giornata di studio sui cavi sottomarini per la trasmissione dell’energia elettrica”, servita, in realtà, per scongiurare il rischio che l’ipotesi venisse presa in considerazione: proprio il prof.Pompili, stando al resoconto pubblicato all’epoca, aveva sollevato da questione della difficoltà di eventuali riparazioni…. mentre assisteva il comune nella stesura del bando “cucito su misura” per la SEP.
Oggi ritorna, nel ruolo di foglia di fico scientifica, per coprire l’attività del peggior branco di sporcaccioni della storia dell’isola.
Per quel che ne sappiamo, il prof.Pompili è una persona perbene, come l’arch.Porretta o il geom.Rotolo: certo, però, che hanno davvero pessime frequentazioni…