Il consigliere delegato ai Lavori Pubblici del Comune di Ponza, Danilo D’Amico, è stato arrestato in flagranza di reato a fine giugno 2024.
Era stato al centro di una crisi a febbraio, quando, per qualche giorno, gli erano state revocate le deleghe: la ragione ufficiale era la diffusione di un audio, nel quale si esprimeva in modo “poco lusinghiero” e alla presenza due interlocutori – noti – al riguardo della SEP e del vicesindaco, commentando in modo scontato la commistione di interessi esistente.
La registrazione audio, però, circolava già dal luglio 2023 e, come ho avuto modo di ascoltarla io, verosimilmente l’avevano ascoltata anche i diretti interessati.
E, di sicuro, l’hanno ascoltata di recente anche gli inquirenti.
Fu il sindaco a ricondurlo in giunta, riaffidandogli la delega ai Lavori Pubblici.
Dopo l’arresto del Consigliere Delegato, il responsabile del servizio, l’ing.Pasquale Sarao, ha prudentemente dato le dimissioni in anticipo, su consiglio del suo legale, a fine luglio e si è messo in ferie fino alla scadenza indicata (30 agosto).
Il settore Lavori Pubblici del Comune, quindi, è sguarnito da almeno due mesi.
Ieri il sindaco Ambrosino, ai sensi della normativa vigente, si è attribuito, con decreto sindacale, la responsabilità del servizio.
Contemporaneamente, con altro decreto analogo, ha assegnato all’Arch.Cardarelli, attuale responsabile del Patrimonio, anche la responsabilità del servizio Ambiente: ma Cardarelli non ci pensa proprio, a mettere le mani in un ginepraio simile e, nelle prossime ore, deciderà come comportarsi.
Abbiamo di fronte almeno due emergenze, depuratore e servizio di nettezza urbana, che avrebbero giustificato questa decisione già da tempo: che sia avvenuto solo ieri, ci dice che, in due mesi, non ha trovato nessuno disponibile a mettere il naso in una situazione dai contorni ancora poco chiari, a tutt’oggi.
L’ex consigliere D’Amico è ancora agli arresti domiciliari e l’indagine è lungi dall’essere conclusa: quello che pensano gli inquirenti, verosimilmente, è che in una piccola amministrazione, come quella ponzese, sia difficile immaginare una totale “libertà d’azione”, da parte di un singolo amministratore, senza che nessuno si accorga di nulla.
Il 12 agosto, anche il vicesindaco ha dato le dimissioni, con estrema rapidità, dopo una chiacchierata con il Giudice Miliano, in forza alla Procura di Latina.
Il responsabile dei Lavori Pubblici del Comune dovrà occuparsi, urgentemente, della variante di progetto necessaria per la realizzazione del nuovo depuratore, sperando che non si sbaglino un’altra volta: ma dovrà anche predisporre le gare per spendere i 14,5 milioni di € dei progetti del PNRR.
Danilo D’Amico dovrà rispondere agli inquirenti e assumersi le responsabilità che, eventualmente, risultassero dalla sua condotta: ma, come dicono la saggezza e l’esperienza popolare, il pesce puzza sempre dalla testa…