Premessa: ciò che stiamo per raccontare è un fatto perfettamente pubblico, almeno così sembra, dal punto di vista formale.
Inoltre, stranamente, si tratta di una delibera di giunta che è stata adottata e, soprattutto, pubblicata a tempo di record: cosa eccezionale per il comune di Ponza che, sotto la gestione Ambrosino/Feola, di solito nasconde con cura questo genere di faccende.
Il 19 ottobre scorso, il comune adotta una delibera, la n°169, con la quale si stabilisce di utilizzare “la Centrale di Committenza con Capofila Vastogirardi per l’acquisizione del Codice Identificativo di Gara e per l’affidamento di lavori, forniture e servizi.”
Per essere più chiari, gli obiettivi sono l’affidamento e l’esecuzione dei contratti pubblici.
Se, da un lato, si può supporre che l’Amministrazione Comunale di Vastogirardi, a differenza di quella Ponzese, faccia regolarmente riferimento all’Ordinamento Giuridico in vigore – ma questo è facile -, dall’altro non si capisce perché il sindaco Ambrosino vada a cercare collaborazioni fuori regione, in realtà assai più piccole (640 abitanti) e apparentemente meno significative di Ponza.
Questa la descrizione di Vastogirardi disponibile sul web :
“Il complesso dei servizi comunali offre, oltre agli uffici comunali e postali, una biblioteca….
tre esercizi di ristorazione…..una farmacia,
“Si possono frequentare sul posto le scuole dell’obbligo”
“ l’attività prevalente è la zootecnia…..”
“ è in costruzione anche un albergo….”
Lunghissima vita a Vastogirardi e ai suoi abitanti, ma siamo sicuri che sia il miglior partner di riferimento e servizio, per i progetti di sviluppo dell’isola?
Non c’era nessuno in provincia di Latina, o almeno nel Lazio?
Di solito, quando si intraprende un percorso di sviluppo o di progresso, si cercano rapporti con realtà in grado di indicare soluzioni e opportunità: il sindaco punta ad un ritorno alla pastorizia? In questo caso, ha fatto una scelta molto oculata.
E’ ovvio ritenere che questa sia stata suggerita dal nuovo responsabile del settore urbanistica, il Geom. Angelo Rotolo, atterrato di recente su Ponza, di cui abbiamo già scritto (cfr “Il Volo di Angelo”, su questo sito).
Sorgono, tuttavia, alcune considerazioni.
Il cambio di stazione appaltante, da Frosinone a Vastogirardi, doveva essere deciso dal Consiglio, non dalla Giunta; inoltre, c’è sempre il dettaglio che il vice segretario del comune può fungere da segretario solo per un periodo limitato, che è scaduto già da molto tempo.
Ma soprattutto, qualcuno è in grado di spiegare perché, visti i precedenti poco edificanti e tutt’ora sotto indagine, ci si ostini a dare l’impressione di voler fare le cose al riparo da occhi indiscreti, in un cenacolo ristretto di “amichetti”, come usa dire adesso?
E’ del tutto evidente che il ruolo “tecnico” di Angelo Rotolo diventa centrale e si svolgerà tutto in un ambito difficile da controllare, vista l’abitudine consolidata di mascherare gli atti che non si vogliono rendere noti… e grazie anche all’ignavia della minoranza in Consiglio.
Il web, teoricamente, è accessibile a tutti e da ovunque: ma sappiamo tutti che non è così e non è mai stato così, soprattutto se si ha interesse a nascondere i progetti.
L’ex fido Sarao ha ricevuto, in queste ore, un altro avviso di garanzia, in relazione alle vicende della SEP: ritorna così, in auge, la registrazione di una conversazione tra 3 persone, di circa un anno e mezzo fa, certamente acquisita dagli inquirenti, che tutti hanno ascoltato perché ha fatto il giro dell’isola.
In essa, si può ascoltare Danilo D’Amico parlare in modo esplicito di “pastette”(sic!) relative alla destinazione dei fondi PNRR, di cui devono essere predisposti a breve i bandi, pena l’impossibilità di usufruirne.
E poi si parla di un “consorzio….ma tutto sotto traccia…. che deve acquisire tutta l’area di Cala dell’Acqua…..”: chissà se esiste e da chi è composto.
Ponza, com’è noto a chi si occupi di essa, presenta una serie importante di criticità, strutturali innanzitutto: i porti, che non esistono; il paesaggio, un tempo agrario ed oggi abbandonato al degrado da decenni; l’approvvigionamento idrico, che è fermo alle modalità del medio evo, con la sola differenza che si è passati da piccoli contenitori in legno a grandi serbatoi in metallo; l’impianto di depurazione, che non funziona….
Eppure, l’isola ha solo due ossessioni, economiche, strutturali ed amministrative, da quasi due decenni: la produzione e la distribuzione dell’energia elettrica, da un lato, e la salvaguardia degli affari della SEP, dall’altro.
Lo spostamento della Centrale Unica di Committenza, da Frosinone all’ex feudo di Caccavone, a Vastogirardi, nelle modalità in cui sta avvenendo, non è un buon segnale.
Ma cosa sta aspettando, la Procura di Cassino, per farsi viva?
Anche su Facebook: Progetto Ponza 2034